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Verifica tolleranze colore ISO su supporti non ISO

I controlli cromatici attraverso scalette colore, tipicamente la Media Wedge, pressupongono almeno l'esistenza di una caratterizzazione. Non è detto che, pur disponendo di una caratterizzazione, siano disponibili i dati di controllo della Media Wedge. Sul nostro sito abbiamo spiegato come costruire una Media Wedge da un profilo/caratterizzazione fornendo anche il relativo software. Qui vogliamo approfondire una modalità che consente di avere la certezza di essere in tolleranza con una stampa di prova (Print-one), anche quando realizzata su un supporto non standard e quindi privo di una caratterizzazione ufficiale (o anche semplicemente privata realizzata dalla cartiera).

L'interesse per una procedura del genere nasce dal fatto che l'obiettivo non è quello di avere la caratterizzazione di un sopporto non ISO 12647-2, cosa molto macchinosa e dispendiosa, ma unicamente di avere la certezza che una stampa di produzione sia in tolleranza con la stampa di prova visionata e approvata.

Va riconosciuto che sempre più cartiere mettono a disposizione i profili delle loro carte ma, almeno finora, sono soluzioni parziali che riguardano una sola modalità di stampa, tipicamente l'offset per cui, ad escusione delle carte patinate, quei profili/caratterizzazioni non hanno alcun valore, per esempio, in stampa digitale come è ben spiegato in questa pagina. Il problema quindi è aperto.

La procedura appena rilasciata prevede di memorizzare i dati di lettura di una Media Wedge che accompagna il Print-one su un supporto non a norma ISO 12647-2 e di farne il target per i successivi controlli. È interesse dello stampatore assicurarsi che la macchina sia in uno stato ottimale quando si fanno queste operazioni, altrimenti la ripetibilità potrebbe essere problematica. Nel nostro caso prima del Print-one stampiamo la nostra forma test utilizzando il supporto caratterizzato più simile a quello che andremo ad usare. Se la macchina è in buono stato procediamo con l'esecuzione del Print-one altrimenti attiviamo tutte le procedure per metterla in condizione ottimale dopodiché eseguiremo la stampa.

Ottenuta la lettura la memorizzeremo come target per quando faremo la tiratura. Per migliorare ulteriormente i controlli utilizzeremo i più stringenti parametri di tolleranza della ISO 12647-7 (prove contrattuali colore) che valuta anche la tinta (ΔH).