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Scrittura Braille col verniciatore UV

La ricerca ha preso le mosse dalla richiesta di un cliente che voleva ottenere un adesivo trasparente da montare sopra la tastiera di un POS per agevolare la digitazione del codice segreto da parte dei non vedenti.
Le prove precedentemente sviluppate con le tecnologie digitali esterne esistenti avevano dato esito negativo stante lo scarso spessore raggiungibile dalla vernice UV.

Va ricordato che nella stampa tradizionale il Braille è ottenuto con la rilievografia a secco. Con questa tecnica un foglio stampato viene fatto passare su un cliché di zinco al quale si contrappone un negativo in materiale plastico che producono un rilievo sul cartoncino agevolmente percepito dai polpastrelli di un non vedente. La possibilità di raggiungere lo spessore di 80 micron di un qualsiasi elemento grafico in una sola passata, ma ancor più di poter fare più passate per aumentare lo spessore, ci ha indotti a ricercare la condizione migliore per poter scrivere in Braille.

Impostazione della ricerca: è stata realizzata una forma test il cui risultato è stato sottoposto ad un non vedente particolarmente esperto in Braille il quale ha fornito utili indicazioni:

  • il font scaricabile gratuitamente da https://www.dafont.com/braille.font funziona correttamente purché si rispettino le regole della sintassi Braille, diverse dalle lingue d'uso corrente
  • sono sufficienti gli 80 micron di un solo passaggio
  • la lettura ne trarrebbe vantaggio con un diverso kerning del font (distanza tra i segni) 

Possibili sviluppi per l’azienda: poter affrontare il promettente mercato delle basse tirature in cartotecnica per il settore farmaceutico previa verifica della possibilità di usare una vernice UV su quel tipo di astuccio.